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Crema di cipolle e avena allo zafferano

6 cucchiai di olio, 3 cipolle dorate, sale marino integrale q.b., 1 lt di acqua filtrata, 100 gr di fiocchi d'avena, 300 mll di latte d'avena al naturale e senza zucchero aggiunto, 1 bustina di zafferano in polvere, pepe nero macinato fresco, a piacere

Scaldate 4-5 cucchiai di olio extravergine in una pentola dal fondo pesante  efate appassire lecipolle, pulite e tagliate a rondelle, a fiamma viva. Salate, aggiungete ll'acqua filtrata, abbassate la fiama e coprite.

Ammollate i fiocchi d'avena in 800-1000 ml di acqua filtrata e teneteli da parte.

Proseguite la cottura della cipolla fine a quamdo sara tenera, poi unite i fiocchi d'avena ammollati, il latte d'avena, lo zafferano, stemperato in poca acqua filtrata calda. Cuocete ancora per 10-15 minuti, mescolando spesso.

(Tratto da: Cucinare i Cereali, Alice Savorelli, Edizione Aam Terra Nuova, Firenze 2011. Pg 30)

Spegnete il fuoco, frullate la zuppa con un frullatore a immersione aggiungendo eventualmente altro latte d'avena se preferite una crema ancora piu fine.

Raggiunta la consistenza che piu vi piace, dividete la crema nelle singola ciotole i piatti da portata, completate con un filo d'olioi e il pepe macinato fresco e servite in tavola calda o tiepida.

 

Fave e cicorielle

400 gr fave secche sbucciate, 1000 gr cicoria, possibilmente di campo, 240ngr patate, 4 cucchiai olio extravergine di oliva, sale q.b.

Lessate in aqcua bollente le cicorie e conditele con un poco di olio.

Mettete le patate crude sbucciate e tagliate a fettine in una pentola, copritele con le feve e affogate il tutto con aqcua fredda. Fate bollire per 30 minutieliminando via via la schiuma che si forma in superficie.

Quindi scolate e riempite nuovamente la pentola di aqcua fino a coprire le fave e patate, salando leggermente. Fate cuocere a fuoco lento fino a completa evaporazione.

Aggiungete l'lio e con un cucchiaio di legno sbattete il tutto energeticamente, per ottenere una crema. Accompagnate con le cicorielle condite, mescolandole nel piatto con le fave.

Puo essere servito sia caldo che freddo.

Si narra che Pitagora prediligiesse le fave cotte in pignata con aqcua piovana e fuoco a legna, accompagnate da erbette agresti, appunto le cicorielle raccolte (tuttora) nei campi incolti o nei pascoli, condite con olio extravergine du oliva.

(Tratto da: "Star bene mangiando" idem, pg 64; ricetta dalla Puglia)

Pasta e ceci

200 gr ditalini rigati, 200 gr ceci, 240 gr passata di pomodoro, 2 spicchi di aglio, rosmarino q.b., 40 gr olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.

Soffrigete l'aglio e il rosmarino nell'olio, aggiungete i ceci già lesati e il pomodoro passato. Salate e pepate, coprite d'aqcua, e fate andare la cottura a fuoco lento.

Unite la pasta, aggiungendo se necessario altra aqcua, e a cottura ultimata una spruzzata di pepe appena macinato.

Lasciate riposare per un quarto d'ora circa e riscaldate nuovamente prima di servire in tavola.

(Tratto da "Star bene mangiando", idem, pg 84, ricetta de Umbria)

 

Broccoli strascinati

1000 gr broccoli, 45 gr olio extravergine di oliva, aglio q.b., sale e pepe q.b.

Lavate i broccoli e sgocciolateli.Porteteli a metà cottura in aqcua bollente salata a recipiente scoperto. Scolatelli bene e premeteli con un mestolo per fare uscire l'aqcua.

Fate soffriggere l'aglio nel olio, aggiungete il broccoli e fateli insaporire per una decina di minuti a fuoco vivo, rigirando pochissimo; servite subito

 

(Tratto da: "Star bene mangiando", idem, pg 71, ricetta di Campania)

Ciriole alla boscaiola

320 gr farina, 200 gr funghi, aglo q.b., prezzemolo q.b., 40 gr olio extravergine di oliva, sale e peperoncino, q.b.

 In  una ciotola impastate la farina con acqua e sale. Lasciatela riposare per mezz'ora; lavorate quindi la pasta a piccoli pezzi dandovi la forma di grossi spaghetti dello spesore di mezzo centimetro.

Fate rosolare nell'olio, l'aglio schiacciato e il peperoncino, aggiungete poi i funghi sminuzzati. Cuocete le ciriole al dente e conditele con il composto ottenuto, gettando via l'aglio.

(Tratto da: "Star bene mangiando", idem, pg 87; ricetta di Umbria)