Cavolfiore alle olive
800 gr di cavolfiore, 150g di olive nere, 1 spicchio d'aglio, 2 ciuffi di prezzemolo, olio extravergine d'oliva, sale marino, pepe macinato fresco.
In una casuerola, soffrigere l'aglio e il prezzemolo tritati finemente, quindi le olive e il cavolfiore a cinette, pulito e mondato. Unire un buon mestolo d'acqua e aggiustare di sale e pepe. Coprire e abbassare la fiamma. Cuocere per 45 minuti a fuoco dolce. Servite ben caldo.
(Tratto de: work in progress..! pg. 179)
"Delle bellezze dell'autunno"
"Potrei scrivere dei coloroi eccesivi dell'autunno, delle meste nebbie,delle anime dei morti e dei fenomeni celesti, degli ultimi aster e della rosellina rossa che tenta ancora de fiorire; oppure dei fuochi fatui al crepuscolo, dei profume dei ceri nel cimiteri, delle foglie secche e di altre cose romantiche. Ma preferirei dare testimonianza e tessere le lodi di un' altra bellezza nel nostro autunno ceco. Questa é semplicemente la barababietola.
(...)"
Quinoa con peperoncini dolci e fagioli
350 gr di quinoa 200 gr di fagioli rossii dolci 8 peperoncini rossi dolci 1 cipolla rossa aceto balsamico prezzemolo olio extravergine d'oliva sale
Cuocete la quinoa in 700 ml di acqua bollente salata per 15 minuti, fino a quando l'acqua non sarà stata completamente assorbita. Nel frattempo lavate i peperoncini, eliminate i semi e tagliateli a pezzettii piccoli.
Tritate grossolanamente la cipolla e fatela soffrigere in una padella antiaderente e cuocete per 8 minuti., mescolando di tanto in tanto con una spatola, quindi togliete dal fuoco.
Unite al composto i fagioli, dopo aver scolato l'acqua di conserva, e fate stufare per altri 5 minuti. Quando la quinoa sarà pronta versatela nella padella con il condimento, aggiungete aceto balsamico, olio e sale e mescolate il tutto.
Guarnite con prezzemolo fresco dopo aver fatto riposare.
(idem pg 172)
Insalata marocchina
4 carote 4 zucchine 100 gr di ppiselli sgranati 100 gr di fave sgranate 1 peperone 2 melanzane semi di cumino 1 spicchio di aglio 2 ciuffi di prezzemolo foglie di lattuga 100 gr di olive nere il succo di 1 limone 4 cucchiai di olio extrevergine di oliva sale
Mondate e lavate le verdure. Tagliate a rondelle carote e zucchine e lessatele al dente, separatamente in acqua bollente salata. Lessate sempre separatamente, i pioselli e le fave. Tagliate a striscioline il peperone e fuoco moderato, con un cuchhiaio di olio.
Tagliate a metà le melanzane, incidetele con tagli agrigia e cuocetele per circa 15 minuti nel forno già caldo a 200°C. Ricavate la polpa, tritatela e cuocetela in una padella per 10 minuti a fuoco moderato con un cucchiaio di olio, un pizzico di semi di cumino, un tritto di aglio e prezzemolo in uguale quantità e un pizzico di sale.
Disponete delle foglie di lattuga in un piatto da portata e usatele come contenitore per le verdure e i legumi lessati, la crema di melanzane e le olive, tenendo tutto separato.
Emulsionate il succo de limone con l'olio restante, salate e unite il prezzemolo tritato rimasto e un pizzico di cumino, condite con questa salsina le verdure cotte e i legumi e servite.
Insalata de lenticchie con verdure e Papaia
400 gr di lenticchie secche 2 carote 1 zucchina 2 coste di sedano 1/2 papaia 1 cipollotto prezzemolo olio extravergine d'olica sale pepe
Metette in ammollo le lenticchie inn acqua fredda la sera prima della reparazione. L'indomani ponetele a cuocere in abbondante acqua salata per circa 20 minuti e spegnete il fuoco quando risulteranno ancora croccanti. Scolatele bene e lascoitele intiepidire.
Nel frattempo lavate e mondate il sedano, le carote e la zuchina, quindi tagliateli a toccheti. Poi tagliate per i lungo il cipollotto e lsitare sottilissime e tritate un po' di prezzemolo.
In una padella ponete 4 cucchiai di olio e fate appassire il cipollotto con le carote, la zucchina e il sedano per 6-7 minuti. Regolate di sale e spegnete il fuoco. Sbucciate e tagliate la papapia a toccheti; unite tutte le verdure e la papaia alla lenticchie, aggiungendo sale e pepe a piacere. Mescolate bene e servite l'insalata di lenticchie tiepida o fredda.
(Idem, pg 162)